Durata: 1,5 ore.
La mostra, allestita in Palazzo Chiablese, racconta la storia straordinaria di Riccardo Gualino (Biella 1879 – Firenze 1964): imprenditore, grande collezionista e mecenate, produttore cinematografico, industriale e figura di spicco nell’economia italiana del Novecento. Negli anni 1920 Gualino è a capo di aziende di successo, acquista importanti capolavori e compie opere di mecenatismo nei confronti di giovani artisti. A questa stagione splendida segue la crisi di alcune aziende, il crack finanziario, l’arresto e la condanna al confino ordinati da Mussolini nel 1931 per aver arrecato gravi danni all’economia nazionale. Le proprietà di Gualino, compresa la collezione, vengono confiscate: alcune sue opere entrano nella Galleria Sabauda, altre in Banca d’Italia. Scontata la pena, Gualino inizia una nuova vita a Roma lavorando come produttore cinematografico e, perduta la prima favolosa collezione, ne inizia una seconda, di nuovo ricchissima.